Il fantasma di Centerville

Hiram Otis è l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America alla fine dell’Ottocento e, seguendo la moda dell’epoca, acquista un castello inglese. La famiglia Otis è composta oltre che da Hiram, dalla moglie Lucrezia, dal nipote Washington, dalla figlia Virginia, timida quindicenne e da due terribili e disobbedienti gemelli.

Il castello acquistato dagli Otis è infestato dal fantasma di Sir Simon, scorbutico nobiluomo del tardo Cinquecento, costretto a passare l’eternità tra le mura del castello finché un’antica profezia non verrà compiuta. Questa profezia riguarda una giovane dall’animo puro che dovrà versare lacrime per un peccatore. Subito si crea tra gli Otis e il fantasma una sorta di ostilità fatta di scherzi e trucchi più o meno macabri. Uno dei motivi del contendere è la macchia di sangue sul tappeto del salone. Questa macchia è il ricordo di dove cadde la sposa di Sir Simon, Lady Eleanor, uccisa dal marito in un momento di collera.

Washington è un fautore del super smacchiatore Pinkerton, e con questo si adopera per detergere la macchia. A nulla valgono gli avvertimenti della governante, Mrs. Umney: la macchia viene puntualmente ritrovata. Mentre la famiglia stabilisce legami di buon vicinato con i nobili locali, Virginia passa molto tempo tra le mura del castello, in compagnia della governante. È l’unica cui sembra importare realmente della sorte di Sir Simon e anche l’unica che veda in lui del buono. Una sera incontra il fantasma e gli parla.

Da qui nasce un rapporto compassionevole che porterà la giovane a versare lacrime per l’anima tormentata del fantasma e a compiere l’antica profezia. Quando Virginia torna dal mondo dei morti, si ricongiunge con la sua famiglia.

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