Nato da un’idea di Alessandro Longobardi e con la direzione artistica di Alessia Gatta, Futuro Roma è un contenitore di esperienze plurime e trasversali, volte a generare una bellezza capace di vivificare gli spiriti, un dono che l’arte è capace di regalare.
Dieci giorni di promozione della danza come tendenza artistica interdisciplinare e sperimentale, con la messa in scena di spettacoli che riflettono la varietà di stimoli proposti da grandi firme del panorama internazionale ma anche da giovani proposte creative. Idee del gesto, azioni sceniche, contaminazioni urban, viaggi in una memoria di tradizioni e folclore nutrono poetiche diversificate ma in forte connessione reciproca.
Futuro Roma è pensato come una festa dedicata a chi vive di danza, ad appassionati, curiosi e alle nuove generazioni di spettatori ed artisti. Il programma comprende infatti attività extra come workshop teorici e pratici, lezioni partecipative e inclusive, talk, battle, jam, mostre, una rassegna cinema, party con musica live, incursione urbane, performance.
Il Teatro Brancaccio, tradizionalmente considerato “Il Teatro di Roma” – dove si sono esibiti grandi attori come Totò, Aldo Fabrizi, Anna Magnani e Gigi Proietti oltre a musicisti di ogni genere, da Giuseppe Di Stefano ai Beatles, da Fabrizio De André a Jimi Hendrix, Louis Armstrong e Adriano Celentano – apre le sue porte alla cultura e alla danza contemporanea, mettendo a servizio della città e dei cittadini i suoi spazi, interni ed esterni. Il famoso palcoscenico, ambìto da molte realtà italiane ed internazionali, lo spazio polifunzionale Brancaccino – sede del BrancaccioDanza, il Brancaccino Open Air / Chapiteau, e l’incantevole Parco del Teatro sono vetrina di nuove esperienze e incubatore di nuove generazioni. Si aggiungono location outdoor del Municipio I, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e Piazza Santa Maria Maggiore di Alatri (FR).
La programmazione e l’intento stesso del Festival, che si caratterizza per una chiara vocazione trasversale ed eterogenea, giustificano la scelta di abitare spazi diversi. Ogni spettacolo o attività, a seconda della propria specificità, si svolge nel luogo più adatto, fornendo la giusta cornice intorno ad artisti, partecipanti e spettatori. La fusione e la convivenza di differenti linguaggi del corpo entrano in connessione con la musica, l’arte visiva, la scrittura e la riflessione teorica sulle arti performative, veicolando culture e formae mentis. Tutto ciò acquisisce un valore prezioso: lo spazio intorno si fa dimora per incontri, scambi e sguardi. Il luogo dà significato all’avvenimento dell’atto performativo o all’attività collettiva svolta e, reciprocamente, ciò che succede nel “qui e ora” arricchisce lo spazio abitato.