Galleria Palatina | Galleria Arte Moderna | Museo della Moda e del Costume | Tesoro dei Gran Duchi

Galleria Palatina
La Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali occupano l’intero piano nobile di Palazzo Pitti, già residenza dei Granduchi di Toscana, prima i Medici e poi i Lorena, e successivamente dei Re d’Italia, dal 1860 al 1919. La Galleria Palatina, situata nell’ala sinistra del Palazzo, fu creata tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, dai Lorena che collocarono nelle sale di rappresentanza i capolavori provenienti soprattutto dalle collezioni dei Medici, sino ad allora distribuiti in vari ambienti. Si tratta di una collezione straordinaria che comprende opere di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Rubens, Pietro da Cortona e di altri maestri italiani ed europei del Rinascimento e del Seicento. I quadri, con le loro sontuose cornici, coprono tutte le pareti delle sale, secondo la tradizione delle quadrerie seicentesche. Questo allestimento, insieme alle ricche decorazioni in stucco e agli affreschi presenti nelle sei sale di facciata, conferisce alla Galleria un fascino particolare. Gli Appartamenti Reali occupano le quattordici magnifiche sale dell’ala destra del Palazzo, già residenza privata delle famiglie regnanti, e sono allestiti con mobili, arredi ed opere d’arte dal Cinquecento all’Ottocento.

Galleria d’arte moderna
La Galleria, che è situata al secondo piano di Palazzo Pitti espone dipinti e sculture, per la maggior parte italiani, dalla fine del Settecento fino agli anni della prima guerra mondiale. Nelle sontuose sale, già residenza dei granduchi lorenesi, sono esposte opere dal neoclassicismo al romanticismo, una straordinaria raccolta dei Macchiaioli, importanti testimonianze delle scuole italiane del secondo Ottocento oltre che dei movimenti artistici dell’inizio del Novecento.

Museo della Moda e Del Costume
Il Museo della Moda e del Costume (già noto come “Galleria del Costume”) è situato nella Palazzina della Meridiana, addossata all’ala meridionale di Palazzo Pitti. L’edificio, iniziato sotto Pietro Leopoldo di Lorena dall’architetto Gaspero Maria Paoletti nel 1776 – e completato nel 1830 da Pasquale Poccianti per volontà di Leopoldo II di Lorena, prende il nome dallo strumento astronomico realizzato da Vincenzo Viviani nel 1699, situato nel vestibolo dell’allora appartamento del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, nella cui volta, dove è praticato il foro gnomonico, Anton Domenico Gabbiani aveva raffigurato l’Allegoria del tempo e delle Arti (1693). Tutte le dinastie che si sono succedute, dai Lorena ai Savoia, passando attraverso la reggenza di Maria Luisa di Borbone Parma e il breve regno di Elisa Baciocchi, hanno lasciato la loro impronta nell’arredo e nell’apparato decorativo delle pitture murali. Fondato nel 1983, esso costituisce costituisce il primo museo statale italiano dedicato alla storia della moda e alla sua valenza sociale. Fanno parte delle sue collezioni abiti e accessori di moda dal XVIII secolo ad oggi, oltre a biancheria intima, gioielli e bigiotteria. Fra i costumi si annoverano anche gli abiti funebri cinquecenteschi di Cosimo I de’ Medici, Eleonora di Toledo e del figlio don Garzia, esposti in permanenza dopo un complesso restauro.

Tesoro dei Granduchi
Il Tesoro dei Granduchi (già noto come “Museo degli Argenti”) è situato al piano terreno e al mezzanino di Palazzo Pitti, occupando gli ambienti di quello che fu l’Appartamento d’estate della famiglia Medici. Le pareti, interamente affrescate in occasione del matrimonio fra Ferdinando II de’ Medici e Vittoria della Rovere (1637), sono uno fra i primi esempi del quadraturismo e dello “sfondato” presenti a Firenze. Vi si conserva il prezioso “Tesoro dei Medici”: vasi in pietre dure, cristalli di rocca, ambre e avori. Gli argenti provengono dal cosiddetto “Tesoro di Salisburgo” cioè dalle collezioni dei vescovi di Salisburgo portate a Firenze da Ferdinando III di Lorena. Il Museo conserva inoltre un’importante collezione di gioielli realizzata tra il XVII e il XX secolo ed una significativa sezione dedicata al gioiello contemporaneo.

Info orari:
– I giorni di apertura al pubblico vanno dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle ore 13.30
– Chiuso tutti i Lunedì del mese
– L’ultimo ingresso consentito sarà sempre un’ora prima della chiusura

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