Mostra – “Julio Le Parc. La scoperta della percezione. Opere dal 1958 al presente.”
Riapre al pubblico lo splendido Palazzo delle Papesse a Siena e la Mostra “Julio Le Parc. La scoperta della percezione. Opere dal 1958 al presente.” sarà il primo grande Evento che lo storico spazio espositivo ospiterà. Oltre alla visita al Palazzo rinascimentale, con il suo cortile e la sua terrazza, che si conclude con la spettacolare vista panoramica di Siena dall’altana, sarà possibile ammirare le opere in mostra del grande Maestro contemporaneo, realizzate tra il 1958 e il 2024 e che sono il frutto della continua ricerca di Julio Le Parc sul movimento, il colore, la luce, e illustrano in modo emblematico il suo particolare approccio alla creazione e al mondo dell’Arte. Un approccio ludico quello dell’Artista franco-argentino, che non è mai banale e che mette al centro il visitatore riservandogli un posto d’onore e permettendogli la piena compartecipazione all’opera. Il noto Artista gioca su geometrie e combinazioni di colore che entrano in perfetto dialogo con i magnifici affreschi e le architetture del Palazzo senese, che regalerà ai visitatori un’avventura visiva sorprendente ed emozionante.
Palazzo delle Papesse
Il palazzo Piccolomini, uno dei più imponenti della Siena umanistica, viene chiamato “delle Papesse” poiché fu commissionato dalle sorelle di Pio II, Laudomia e Caterina. La costruzione dell’antica dimora, i cui lavori, a partire dal 1460, furono seguiti con determinazione dalla stessa Caterina, in parte si ispira al palazzo Medici in via Larga a Firenze, con il bugnato e i grandi portali a tutto sesto del piano terreno, mentre le bifore con gli archi a sesto acuto restano ancora in parte legate allo stile goticheggiante senese. L’attribuzione del disegno è stata riferita a Bernardo Rossellino, l’architetto di Pienza, ma anche ad Antonio Federighi, maestro senese.
Il Palazzo, nel 1633, ha ospitato lo scienziato Galileo Galilei che da qui ebbe a osservare la luna, scoprendo che questo satellite non era perfetto né sferico come si riteneva, ma costellato in superficie da montagne e crateri.
Nel 1884 l’edificio fu acquisito dalla Banca Nazionale del Regno (dal 1893 Banca d’Italia), e adattato alla nuova funzione da Augusto Corbi, fra i più stimati architetti della Toscana meridionale nel secondo Ottocento, epoca alla quale risalgono le decorazioni pittoriche a festoni di fiori e frutta, grottesche e candelabre, eseguite dai protagonisti della scuola purista senese, che vanno a sovrapporsi ai precedenti ornamenti della prima metà del XIX secolo, già riferiti ai fratelli Cesare e Alessandro Maffei. Dal 1998 fino 2008 le Papesse diventano Centro per l’arte contemporanea istituito dal Comune di Siena. Dal mese di giugno del 2024 il Palazzo è di proprietà di Opera Laboratori che si occupa di gestione museale e progettazione culturale.