Tempĕstas è un progetto d’arte condivisa ideato e realizzato da Roberta Maola che si terrà il 18, 19 e 20 settembre 2025 presso Mesia Space, a cura di Giulia Del Papa.
Il titolo di questo progetto, ideato come insieme di azione d’arte condivisa, performance ed esposizione, si riferisce all’Effetto Farfalla: la teoria secondo cui anche fattori di minima entità possono avere influenze nel modificare il corso degli eventi.
Per questo motivo Tempĕstas inizia molto prima delle giornate presso Mesia Space. L’artista, infatti, nei mesi precedenti, avrà realizzato e diffuso circa 300 farfalle realizzate ad Origami, per avviare un’azione collettiva di partecipazione attiva dello spettatore, attraverso un lavoro di divulgazione e invito alla ricerca sui propri canali social, con l’obiettivo di promuovere una consapevolezza più profonda dell’effetto che ha ogni scelta o comportamento individuale nel generare piccoli o grandi cambiamenti. In questo modo diventa possibile costruire ciò che il progetto Umanità?! definisce il “nucleo affettivo della speranza” che permette di trasformare la rabbia distruttiva in voglia di fare, dando senso e valore all’esistenza.
Alla base di questo progetto di Roberta Maola è il concetto di trasformazione, che si lega sia all’immagine della Farfalla, in cui la crisalide contiene la potenzialità dell’essere che diverrà, sia all’antica arte dell’Origami che consente di trasformare, piega dopo piega, l’una necessaria all’altra, un foglio di carta in una piccola scultura.
Il fil rouge che attraversa l’intera esperienza, è il completamento dal vivo dell’opera a matita su tavola “Il tutto è più della somma delle parti”. Essa utilizza la rappresentazione figurativa dell’origami a forma di farfalla per veicolare, a coloro che parteciperanno, un messaggio esplicito di empowerment, che mira a spostare da esterno a interno quello che in gergo tecnico si chiama locus of control.
Chi avrà, infatti, partecipato alla ricerca delle farfalle ad origami potrà prendere parte al completamento dell’opera attraverso un momento di intima condivisione con l’artista che disegnerà dal vivo, solo ed esclusivamente in quell’istante di osservazione.
“Lontano da tutto, dal mondo reale e virtuale che invade l’intimo di ciascuno di noi, l’esperienza che qui Maola chiede di condividere vive nell’unicità di un tempo concluso e due persone, di un silenzio necessario e della lontananza dall’esterno. Poter entrare con lo sguardo nello spazio della creazione artistica, esperire quella profondità di sentimento ed emozione che l’arte consente di toccare e portare con sé il ricordo della vista e dello spirito.”
L’opera, dapprima esposta scomposta nelle ottantuno formelle che la compongono, sarà ricomposta e visibile a tutti solo l’ultimo giorno, e a conclusione di tutto, tre formelle saranno donate a tre partecipanti in segno di restituzione e riunificazione delle parti con il tutto che ha contribuito a crearle.
Mantenendo saldo quello spirito di condivisione che permea il progetto, all’inaugurazione è prevista la partecipazione di Laura Cianca, che leggerà la poesia “O me, o vita!” di W. Whitman e l’intervento di Laura V.d.B. Facchini insieme all’artista e alla curatrice. Inoltre, nelle tre giornate saranno previsti l’azione trasformativa condivisa “Io sogno farfalle e tu?” di Silvia Stucky e il reading di Poesia “IlluminatE” a cura di Patrizia Chianese con la partecipazione di Lucianna Argentino, Candy Candy, Antonella Maria Carfora, Laura Colombo, Rossana Coratella, Stefania Di Lino, Laura VdB Facchini, Raffaella Lanzetta, Maria Teresa Laudenzi, Carolina Lombardi, Camelia Mirescu, Maria Grazia Savino.
“Alla luce di questo, di tutte le parti e le fasi che si intrecciano e compongono “Tempĕstas”, l’ultimo filo rosso che appare è quello che collega passato e presente. Quel che l’artista sembra dirci, in conclusione, è che arti antiche come l’origami e il disegno a matita su carta trovano significato e vita attiva nel contemporaneo, usando reti virtuali per diffondere l’azione e allontanandole per riconnettersi allo spirito, invitando gli osservatori ad una live action art experience per portarli poi nel proprio studio artistico.”