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La data italiana fa parte di una serie di concerti europei e nel Regno Unito all’inizio del 2025 ma prima partiranno per il Sud America per un tour nelle arene e una serie di date messicane insieme ai The Killers.
La band inoltre oggi ha annunciato i dettagli del nuovo album in studio, The Human Fear, che sarà pubblicato venerdì 10 gennaio 2025.
Prodotto con Mark Ralph, che ha già lavorato con loro per l’album Right Thoughts, Right Words, Right Action del 2013, l’album mostra i Franz al loro massimo livello di immediatezza, ottimismo e gioia di vivere, senza alcuno scrupolo nel classico stile dei Franz.
Registrate negli studi AYR in Scozia, le 11 canzoni di The Human Fear alludono ad alcune paure umane profonde e al modo in cui il superamento e l’accettazione di queste paure guidano e definiscono le nostre vite.
Sin dai loro esordi, quando organizzavano feste illegali in edifici di Glasgow inagibili, i Franz Ferdinand sono stati definiti da una visione fresca, non sbiadita e rivolta al futuro, una prospettiva trasgressiva da scuola d’arte, ma con l’amore per le grandi canzoni e The Human Fear continua senza dubbio in questa tradizione; distinto ma nuovo, musicalmente e creativamente è un disco desideroso di spingersi in avanti.
L’idea era quella di avere un canzoniere pronto prima di iniziare le registrazioni e, una volta in studio, il tutto è stato eseguito rapidamente: gran parte delle canzoni sono state registrate dal vivo con la band in sala e molte delle voci dell’album sono quelle originali.
Il primo album in studio che vede la partecipazione dei membri Audrey Tait e Dino Bardot, vede anche Julian Corrie farsi avanti per collaborare con Alex Kapranos e Bob Hardy alla scrittura delle canzoni e ai compiti creativi.
Una band per la quale l’estetica e lo stile sono importanti quasi quanto il suono, come sempre l’importanza di questo aspetto si riflette nell’immagine di copertina, che è stata ispirata dall’autoritratto dell’artista ungherese Dóra Maurer 7 Twists – l’opera di Maurer è piaciuta perché fa esattamente ciò che vogliono dalla loro musica: un’immediatezza sorprendente che è impossibile da ignorare, ma con una profondità e una vulnerabilità che sopporta molti ritorni e soddisfacenti ripetizioni.