RAF – SELF CONTROL – 40th ANNIVERSARY

Sin da adolescente dimostra una passione innata per la musica. Durante le stagioni estive dei primi anni settanta, tutte le sere non manca l’appuntamento all’ascolto della musica suonata dal gruppo “The Friends”, una formazione locale in auge e molto apprezzata all’epoca, sia a Margherita di Savoia, sia in diverse altre città limitrofe del barese e del foggiano.
A 17 anni si trasferisce a Firenze per studiare architettura, per poi arrivare a Londra dove fonda, insieme a Ghigo Renzulli, futuro chitarrista dei Litfiba, un gruppo rock/punk, i Cafè Caracas, con i quali incide una cover di Mina Tintarella di luna, canzone sconosciuta ai londinesi. Lavora come cameriere tuttofare, e si mantiene con i suoi risparmi. Un giorno incontra Giancarlo Bigazzi con cui forma un sodalizio che gli vale i primi passi della sua carriera. Tornato a Firenze, all’epoca capitale della New Wave italiana, Raf trae dal suo bagaglio d’esperienza tutto il materiale necessario per dare alla luce un nuovo progetto musicale. Da quei fogli scritti di suo pugno, nasce Self control, il suo primo successo discografico, cantato in lingua inglese al pari del suo album d’esordio, a cui seguirà una lunga carriera di canzoni in madrelingua.
Come Raf dunque, inizia la sua carriera nel 1983 incidendo Altri singoli di successo tratti da Self Control saranno: Change Your Mind; London Town; Hard. Sempre quell’anno scrive insieme a Bigazzi il brano Il principe per Claudia Mori che verrà utilizzata come sigla di chiusura del programma tv Hit Parade.
Nel 1987, è tra gli autori di Si può dare di più che si aggiudica il Festival di Sanremo.
Nel 1988 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con Inevitabile follia e l’anno dopo ci torna con Cosa resterà degli anni ’80, inclusa nell’album Cosa resterà…, che contiene anche Ti pretendo, con la quale vince il Festivalbar.
Nel 1991, ancora a Sanremo, presenta Oggi un dio non ho, a cui segue l’album Sogni… è tutto quello che c’è, che contiene altri successi: Interminatamente (pubblicato come singolo prima del Festival) e Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è. Nel disco figura Anche tu, cantata con Eros Ramazzotti.
Nel 1993, presta la sua voce per il debutto discografico di Laura Pausini (la sua presenza è stata espressamente richiesta dalla giovane cantante): insieme cantano Mi rubi l’anima e vince di nuovo il Festivalbar nel 1993 con Il battito animale.
Nel giugno del 1995 viene pubblicato Manifesto,il singolo d’apertura è Sei la più bella del mondo. I singoli successivi saranno: Il suono c’è, Dentro ai tuoi occhi e Prima che sia giorno.
Il nuovo album di inediti è del 1998 La prova, album dalle sonorità decisamente rock che ottiene ottimi riscontri da parte della critica, ma non altrettanti dal pubblico.
Nel 2001 arriva Iperbole, anticipato dal singolo Infinito che gli fa aggiudicare la terza vittoria al Festivalbar.
L’album seguente viene pubblicato nella primavera del 2004, intitolato Ouch![…]
Nel 2006, cambia casa discografica passando dalla CGD/WARNER alla Sony-BMG e a maggio pubblica l’album Passeggeri distratti, anticipato dal singolo Dimentica composto da Saverio Grandi, dirigendo anche il videoclip e che entra immediatamente in classifica, restandoci per molte settimane.
Il 26 settembre 2008 pubblica Metamorfosi da cui, anticipatamente, estrae il singolo Ossigeno uscito il 29 agosto.
[…] Il nuovo album, Numeri, è uscito il 10 maggio 2011 per la Sony BMG, a quasi tre anni di distanza dall’ultimo lavoro discografico. Come singolo apripista è stato scelto Un’emozione inaspettata, in tutte le radio dal 15 aprile. Il disco è subito balzato al primo posto delle vendite i-tunes, mentre nella classifica ufficiale FIMI dei dischi più venduti in Italia ha debuttato alla posizione #6.[1] La title track è cantata con Frankie HI-NRG MC e Nathalie.

Fonte: Wikipedia

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