Torna in scena una delle pietre miliari del lavoro coreografico di John Neumeier, esemplare della sua predilezione per i balletti narrativi a serata e della sua concezione di balletto drammatico contemporaneo.
Neumeier si rivolge al romanzo di Alexandre Dumas figlio, scritto di getto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vicenda ha ispirato la Violetta verdiana della Traviata e sulle note struggenti di Chopin – con una intensa e raffinata scrittura coreografica, un apparato scenico splendido e accurato, quasi viscontiano, e un vocabolario neoclassico – conduce al climax drammatico attraverso meravigliosi passi a due, grandi scene di balli e importanti momenti per i solisti.