Da Nino Rota a Morricone con il Balletto di Milano: la danza, tra le colonne sonore dei film più amati
Le colonne sonore dei film hanno influenzato le emozioni di migliaia di persone poiché, come affermava Ennio Morricone: «la musica per il cinema deve essere, prima che del cinema, musica per sé stessa». Musica sublime, che in «La dolce vita» si unisce alla bellezza della danza e regala un affascinante omaggio al cinema.
Le coreografie evocano scene e personaggi impressi nella memoria collettiva, creando un tributo alla settima arte e dando vita a un’esperienza unica, in cui danza, musica e cinema si incontrano in un’esplosione di emozioni. Dal mondo felliniano de “La Dolce Vita”, “Amarcord”, “8½” e “Romeo e Giulietta”, all’atmosfera di sofisticata nostalgia di “Colazione da Tiffany”, alle partiture epiche di Ennio Morricone”, fino ad “Anna Karenina”, al mondo vibrante e colorato di Frida Kahlo, alle potenti e coivolgenti composizioni di Clint Mansell e Hans Zimmer.
Il programma include anche brani non espressamente scritti per il cinema, ma legati a celebri film, come “Sway” da “Shall We Dance?”, il celeberrimo “Valzer n. 2” di Shostakovich, noto in tutto il mondo come sigla del Giffoni Film Festival e utilizzato in vari film, tra cui “Primo Carnera e il dirompente “Bolero” di Maurice Ravel, anche colonna sonora dell’omonimo film di Claude Lelouch del 1981.
Il finale è un inno alla gioia e alla vita: i danzatori salutano sulle note di “La vita è bella,” celebre film che valse a Roberto Benigni come regista e attore e a Nicola Piovani come autore della colonna sonora l’ambitissima statuetta dell’Oscar nel 1999.