Noi siamo quello che proviamo. E raccontarci agli altri significa raccontare le nostre emozioni. Ma come farlo, in un momento che sembra confondere tutto con tutto, perdendo i confini fra gli stati d’animo? Ci viene detto che siamo analfabeti emotivi, e proprio da qui parte Stefano Massini – lo scrittore così amato per i suoi racconti in tv del giovedì sera a “Piazzapulita” – per un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci. In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia…), Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro. Scorrono visi, ritratti, nomi, situazioni. Ad andare in scena è la forza e la fragilità dell’essere umano, dipinta con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore, definito da Repubblica “il più popolare raccontastorie del momento”.
Stefano Massini, scrittore, drammaturgo e narratore, unico autore italiano ad aver vinto un ‘Tony Award’, premio Oscar del teatro americano.
Compositore e “scompositore” di parole e di storie, con il tratto consueto del suo narrare Massini emoziona e fa riflettere, ironico e spiazzante dà voce al nostro presente e ai nostri stati d’animo.
I suoi testi sono tradotti in più di 30 lingue e messi in scena da Broadway alla Comédie-Française, dalla Cina alla Corea, dal Sud Africa al Cile, l’Iran, l’Australia.
Il grande pubblico italiano lo ha scoperto con i suoi interventi in televisione a Piazzapulita, e in altri programmi televisivi, come Ricomincio da Rai 3 e il suo recente Riserva Indiana su Rai3. Ha ricevuto alcuni dei massimi premi in Europa (Prix Médicis Essai, Prix Meilleur Livre Étranger, premio Selezione Campiello, premio SuperMondello, premio De Sica, Prix “Meilleur Auteur Vivant Les Cyranos 2023”). Dal 2016 collabora con il quotidiano la Repubblica non solo come editorialista e critico letterario ma anche con la rubrica settimanale Manuale di Sopravvivenza. Il Financial Times gli ha recentemente dedicato un’ampia intervista-ritratto uscita nei 5 continenti.
La sua partecipazione al Festival di Sanremo 2024 assieme a Paolo Jannacci con la canzone “L’uomo nel lampo” sulle morti sul lavoro ha segnato uno dei picchi di ascolto della serata.