1920. Lo sciopero delle lancette – 200 mila lavoratori pronti a instaurare la rivoluzione comunista in Italia – è stato un grande fallimento. Un Antonio Gramsci non ancora trentenne si confronta con gli operai torinesi per convincerli che la strada dell’agitazione è ancora quella giusta da percorrere. 2019. Su un muro del carcere di Turi viene imbrattato un famoso murales dedicato a Gramsci, che proprio in quel carcere aveva passato cinque anni della sua prigionia scrivendoci il grosso dei suoi Quaderni. Una mano anonima ha scritto “gay” sulla fronte del fondatore del Partito Comunista Italiano.
Questo spettacolo unisce i puntini per riflettere sul rapporto fra politica e indifferenza, impegno e disillusione, fuoco e cenere.
Teatro Dragoni – MELDOLA (FC)
DATE EVENTO
CONDIVIDI AI TUOI AMICI
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram