Voce del silenzio

L’opera continua a vivere non solo nelle interpretazioni e nelle riprese del passato, ma anche nella creazione di prime assolute, nel lavoro di compositori e librettisti contemporanei. La voce del silenzio parte da un episodio biblico per innestare suggestioni dalla letteratura più recente e descrivere un percorso di infinita ricerca, una sorta di parabola sulla fine delle ideologie e dei dogmi in cui la verità si ricerca nel viaggio, la divinità – che può essere intesa non solo come fede religiosa – non si mostra in un’epifania positiva, ma si percepisce nel silenzio, forza interiore per reagire alla fuga dal mondo. La Bibbia, Kafka, Dostojevskij, Rilke sono suggestioni che ci parlano di noi, come, in fondo, ogni opera d’arte.

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